sabato 21 novembre 2009

“DIZIONARIO DI FATE, GNOMI, FOLLETTI (E ALTRI ESSERI FATATI)” Un vademecum per il mondo della fantasia























L’enorme successo di alcune saghe cinematografiche di origine letteraria – due, in particolare: “Il Signore degli Anelli” ed “Harry Potter” – da tempo ha rilanciato su vasta scala la curiosità e l’interesse per il mondo del fantasy, specialmente per quello di matrice nordica e celtica. Ormai il mondo magico e soprannaturale ci è diventato sempre più “familiare”, grazie non solo agli autori classici come Shakespeare e Tolkien, ma anche a quelli che in questi anni sfornano un best seller dopo l’altro, a cominciare, ovviamente, da J.K. Rowling, la “madre” del maghetto con gli occhialini neri.

A conoscere e a capire più in profondità questo mondo votato all’immaginazione e all’avventura, ci aiuta ora un bel volume da collezione, il “Dizionario di fate, gnomi, folletti (e altri esseri fatati)”, di cui è autrice Katharine Briggs, studiosa di fama internazionale (traduzione di Cecilia Casorati e Giovanni Iovane, con una nota introduttiva di Riccardo Reim, Avagliano Editore). Accompagnandosi a numerose e suggestive illustrazioni a colori, la lettura diventa un piacevole tuffo nel passato, alla scoperta delle tradizioni popolari, dei miti letterari, di tutti quei personaggi che popolano il folklore di ascendenza celtica: quel favoloso mondo magico britannico e irlandese che l’autrice conosce come le sue tasche per averlo frequentato attraverso decenni di studi.

Scorrendo il Dizionario, emerge in sottotraccia la nostalgia per un passato che dava un’importanza fondamentale alla sfera dello spirito e del soprannaturale, non ancora “sfrattata” dalle pretese assolutistiche del razionalismo illuministico e dello scientismo positivistico, che fra Sette e Ottocento avrebbero ridotto l’uomo “a una dimensione”, con esiti disastrosi per la sua ricerca della felicità. Inoltre, questo volume ci ricorda l’importanza della fantasia e dell’immaginazione nell’arte, nella poesia, nella letteratura, ma anche nella vita quotidiana, dove quel pizzico di “soprannaturale” a volte può farci fare passi da gigante e superare ostacoli e imprevisti di ogni genere. Una lettura davvero piacevole e istruttiva, grazie anche ai rimandi interni e ai passi antologici, che ci richiama al mondo delle fiabe come ad un patrimonio di valori e di esperienze che ci aiutano a crescere, a orientare le nostre scelte e a capire il mondo in cui viviamo, come spesso possiamo constatare nel cinema d’animazione, che di fiabe e di esseri fatati e soprannaturali, se ne intende benissimo.

Un’ultima osservazione, la meritano le undici pagine di Bibliografia dove compaiono anche grandi classici, da Shakespeare a Tolkien, appunto, ma anche da Lewis Carroll e Rudyard Kipling (i “papà” di Alice e Kim) alla scrittrice di libri per l’infanzia Beatrix Potter e al poeta irlandese William Butler Yeats: tutti stimoli per ulteriori ricerche e nuove, entusiasmanti avventure dello spirito.

Gianni Maritati