lunedì 18 giugno 2007


Giampiero Ingrassia: "Scelgo solo progetti che siano di qualità"

Giampiero Ingrassia, figlio del popolare attore Ciccio Ingrassia, si diploma nel 1985 ai "Laboratori teatrali" di Gigi Proietti. Il primo ruolo da protagonista arriva nel 1989 con "La piccola bottega degli orrori", primo musical di Saverio Marconi. In tv debutta nella serie Beauty Center Show (1983) di Valerio Lazarov accanto al padre e al compagno storico di questi Franco Franchi. Nella serie tv "Grand Hotel" (1986) di Giancarlo Nicotra, ha occasione di lavorare con grandi comici come Boldi, Teocoli e Villaggio. Promosso a protagonista nella miniserie di successo di Bruno Corbucci "Classe di ferro" (1989), interpreta anche "Classe di ferro 2" (1991) e "Quelli della speciale" (1992). Nel 2002 è di nuovo protagonista nella serie "Ma il portiere non c'è mai?" di Carlo Corbucci accanto ad Anna Mazzamauro. Il debutto cinematografico avviene ne "La caccia, il cacciatore, la preda" (1995) di Andrea Marzari, a cui seguiranno "Ti amo Maria" (1997) per la regia di Carlo Delle Piane e la commedia "Stressati" (1997) di Mauro Cappelloni. In tv conduce le trasmissioni "Tira e Molla" e "Campioni di ballo".
E' il teatro però ad avvicinarlo al grande pubblico con "I topi ballano","I guardiani di porci", "Luv" ,"Prigionieri di guerra”, "Zot".
La vera consacrazione arriva nel ’97 quando interpreta Danny Zuko nel musical "Grease" per la regia di Saverio Marconi, accanto a Lorella Cuccarini. Nei maggiori teatri italiani interpreta musical come "Jesus Christ Superstar", "Salvatore Giuliano", "The Full Monty", "Nights on Broadway". Nella stagione 2004-2006 porta in scena la commedia "Harry, ti presento Sally" con Marina Massironi.
Dal 2006 è socio della Fonderia delle Arti di Roma, dove dirige il Corso di Musical e Teatro.
Da qualche giorno è nelle sale l’ultimo film che lo vede protagonista: “Terapia Roosevelt” di Vittorio Muscia.

Abbiamo incontrato Giampiero alla conferenza stampa di presentazione di Matinée, il programma che lo vedrà conduttore, insieme a Rossella Brescia, tutti i giorni su Rai2 a partire dal 18 giugno prossimo. Disponibile e gentile ci ha parlato dei suoi progetti, del suo rapporto con la radio e della sua esperienza come insegnante.

Sei stato premiato di recente al Golden Graal come migliore attore di teatro, nella categoria commedia, per la tua interpretazione in “Quattro matrimoni e un funerale”. Cosa ha significato per te ricevere questo riconoscimento?

Giampiero Ingrassia: “Mi fa molto piacere il fatto che questo premio venga dato dai giovani. E’ bello pensare che un gruppo composto da mille persone, una giuria di giovani, abbia deciso di votare me.”

Dal 18 giugno sarai protagonista su Raidue di Matinée. L’intenzione è quella di ricreare in tv il clima radiofonico. Tu che rapporto hai con la radio?

G. I.: “In effetti la frase lancio del programma è proprio la “tv che si ascolta”. Forse non tutti lo sanno ma io ho iniziato proprio con la radio in una piccola emittente romana. Presentavo un programma di musica, hard rock ed heavy metal, insieme ad un mio amico. Il fascino della radio è pazzesco. Io ci sono tornato spesso come ospite ma non sono mai tornato ad una trasmissione mia, cosa che mi piacerebbe moltissimo. Le radio sono cambiate però il fascino della radio privata degli anni ’70 -’80 è rimasto un po’ nell’immaginario collettivo.

Quando trovi il tempo per ascoltare la radio?

G. I.: “La radio è bella perché ascolti la voce, non vedi, e puoi fare qualsiasi cosa. La ascolti soprattutto guidando la macchina, di notte, magari in tournée. E’ una cosa molto bella e ti fa molta compagnia.”

Dal 2006 sei socio della Fonderia delle Arti, scuola di teatro, musica e fotografia, e dirigi il corso di teatro e musical. Come vivi l’insegnamento e il rapporto con gli allievi?

G. I.: “E’ una cosa che mi da una grande soddisfazione. E’ molto bello insegnare anche se in realtà non esistono insegnanti di recitazione. E’ molto bello poter trasmettere la propria esperienza a questi giovani affamati di mestiere.

Nei tuoi progetti futuri c’è il cinema o il teatro?

G. I.: “Qualsiasi cosa: cinema, televisione, teatro, fiction, basta che sia di qualità.”

(Sara Miele)