Sabato 26 maggio Flavio Insinna sarà ad Ostia per presentare il suo
libro “Neanche con un morso all’orecchio”, pubblicato da Mondadori.
L’appuntamento è dalle 18 alle 20, presso il Salone parrocchiale
di S.Monica (piazza S.Monica, 1) nell’ambito di una Mini-Festa del libro
organizzata dall’Associazione culturale “Clemente Riva”.
Per Flavio Insinna, attore e presentatore amatissimo dal pubblico, è un grande ritorno. Insinna è stato ospite d’eccezione alla prima Festa del libro e della lettura di Ostia, svoltasi il 13 marzo 2010. L’eccezionale partecipazione di Flavio Insinna si svolge nell’ambito di una Mini-Festa del libro che osserverà i seguenti orari:
Sabato 26 maggio dalle 16 alle 20
Domenica 27 maggio dalle 9 alle 13
Il libro è un vero e proprio atto d’amore di Flavio Insinna alla propria famiglia e
alle proprie radici, un pezzo della sua vita che lui ha voluto
trasformare in parole e messaggio, raccontando il suo dolore e il suo
“rimanere al mondo” dopo la morte del padre. Un libro sincero e
appassionato che ci svela l’uomo al di là della sua immagine pubblica,
fra gag, aneddoti, ricordi e confessioni.
In realtà, l’uomo Insinna non vive “spezzato in due” (di
qua il pubblico, di là il privato) perché la sua carriera artistica è
sempre stata fortemente legata alle radici etiche della sua famiglia e
in particolare della sua educazione paterna. Ed è questo uno dei tanti
motivi che spingono a leggere con entusiasmo il suo libro: il piacere di
accostarsi ad un artista che ha conquistato il successo con la fatica e
con il talento, che non ha mai tradito le proprie convinzioni morali,
che cerca il meglio e il massimo della “finzione” in tv, ma non nel
mondo dei suoi valori e dei suoi sentimenti. Come dire: in queste
pagine, Insinna racconta Flavio.
Un mondo
dove il papà è stato un “capo branco”, un faro di luce, una tavolozza
della vita sempre a portata di mano da cui prendere i colori che servono
di volta in volta per crescere, riflettere, studiare, amare… Insinna
cita un verso di Alda Merini: “Chi regala le sue ore agli altri, vive in eterno”.
E lui in questo concetto si riconosce perfettamente. Grazie a un papà
medico che si è davvero speso per gli altri. Ecco infatti cosa scrive
Insinna: “Questo libro non è per me. E’ per te. La differenza
fondamentale tra noi due è che io lavoro per gli altri, il pubblico, ma
il protagonista sono sempre io. Anche tu hai lavorato tutta la vita per
gli altri, ma i protagonisti sono sempre stati gli altri, i malati”.
E che dire
delle tante pagine, limpide e commosse, dedicate anche alla mamma e alla
sorella Valentina? Flavio Insinna ci trasporta nel cuore di una
famiglia italiana, di una famiglia come tante dove i valori prima si
vivono e poi si insegnano, dove il “branco” sa che può affidarsi sempre
al “capo”. Ma il suo non è il solito, romantico “quadretto” da libro
Cuore. Insinna racconta Flavio, come dicevamo, e in questo racconto c’è
spazio per tutto l’agrodolce della vita, per le albe e i tramonti, per
il sole e i temporali. Pochi
professionisti come Flavio Insinna conoscono il mondo dello spettacolo
nella sua meravigliosa bellezza ma anche nelle sue insidie, soprattutto
quando la vita rischia di esserne schiacciata. E questo libro, ne è la
splendida conferma.
Gianni Maritati